Il momento ideale per effettuare questa revisione è durante la pulizia interna del serbatoio con eventuale trattamento alla tankerite (o simili); in seguito comprenderete il perchè.
Premessa:
La presente guida è attuabile se il vostro sensore mostra un comportamento casuale ed erratico ma che elettricamente e meccanicamente sia integro.
Partiamo dal presupposto che abbiamo smontato il nostro sensore e che si presenti cosi:
Il principio di funzionamento è semplice, una linguetta in rame a seconda di quanta benzina è presente ne serbatoio si muove lugo le spire di un reostato mossa dal galleggiante.
Il reostato altro non è che un pò di filo resistivo arrotolato attorno ad un pezzetto di materiale non conduttivo.
Se c'è poca benzina dal sensore il reostato manda valori di resitenza intorno a 5-10 ohm se invece c'è il pieno manda valori intorno ai 100-110 ohm.
Per tutte le quantità intermedie di benzina il reostato invia (o dovrebbe ) valori intermedi: 20- 30 - 40 - 50 etc. etc.
Con il tempo accade che le spire del reostato non rimangano ben ordinate sulla base di avvoglimento ma si "ammucchiano" un pò di qua e un po di la .
Inoltre la linguetta con il tempo perde elasticità e tocca sempre meno le spire del reostato, in più muovendosi e strusciando sulle spire tende a consumarsi in un punto ben preciso.
La prima operazione da effettuare è :alzare delicatamente le linguette che chiudono l'accesso al reostato e dare un'occhiata a come si presenta la situazione dentro.
Con l'aiuto di una chiave inglese dell'apposita misura, ruotate la linguetta (tenendo fermo il galleggiante) di 180 gradi rispetto al pollice che vedete in foto , o se volete ruotatela di 180 gradi rispetto alla posizione di "mezzo pieno".
Come vedete dalla foto ho bloccato il movimento del galleggiante con un pezzo di nastro carta.
Nella foto allegata la linguetta è ruotata di soli 90 gradi ma successivamente l'ho ruotata di altri 90 gradi, pertanto immaginatela ruotata di 180 gradi.
Come vedete dalla foto, le spire che non sono fissate sulla basetta ma solo avvolte attorno ad essa, perdono la regolarità con cui sono state avvolte all'inizio.
Questo comporta che la lettura sul cruscotto diverrà grossolana.
Pertanto con molta pazienza e delicatezza dovete cercare, aiutandovi con un vecchio spazzolino da denti o simili, di muovere le spire fino a distribuire , per quanto possibile, equamente sulla basetta e fino a che risultano alla stessa distanza l'una dall'altra.
In questa foto noterete che ho cercato di "aggiustare" un pò la distribuzione delle spire.
Se le spire non vengono in qualche modo bloccate sulla barretta di avvolgimento dopo poche escursioni dell'astina di contatto saranno nuovamente mal distribuite.
Pertanto vanno in qualche modo incollate in modo tale che consentano il contatto "spire-astina" e che il tutto resista alla benzina del serbatoio.
Ho pensato di usare una colla epossidica tipo la tankerite, ecco perchè questa procedura andrebbe idealmente effettuata durante il trattamento con la tankerite.
Infatti con una minima parte di colla epossidica avanzata dal trattamento del serbatoio è possibile effettuare questa modifica.
Prima di mettere la tankerite (o la colla epossidica) sulle spire è opportuno mascherare con un pezzo di nastro carta la zona dove l'astina di contatto struscia sulle spire.
3 millimetri di maschera vanno bene
A questo punto impasto un pò di colla e la distribuisco sulle spire con un pennellino.
La lascio seccare un pò e poi tolgo il nastro carta (la completa essiccazione si ottiene dopo minimo 24 ore).
Ora dobbiamo risolvere un altro problema .
A forza di fare attrito strusciando la linguetta si consuma, questo comporta che il contatto con le spire diventerà minore e più casuale .
Io ho optato per una piccola saldatura in stagno (un piccola quantità) che ripristinasse la quantità di rame mancante.
Nelle due foto seguenti si intravede la linguetta prima e dopo il trattamento.
A forza di fare attrito strusciando la linguetta si consuma, questo comporta che il contatto con le spire diventerà minore e più casuale .
Io ho optato per una piccola saldatura in stagno (un piccola quantità) che ripristinasse la quantità di rame mancante.
Nelle due foto seguenti si intravede la linguetta prima e dopo il trattamento.
A questo punto ho dato una bella piegata alla linguetta per migliorare la sua pressione di contatto sulle spire,.
Ho riportato la linguetta sulla posizione iniziale ruotandola in senso contrario rispetto a quello che avevo fatto all'inizio, ho richiuso tutto ed ho attaccato il tester per verificare la lettura .
Mi è sembrata molto più precisa e costante, meno casuale e grossolana .
Di più per migliorare il sensore credo non si possa fare.
Bye
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